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martedì 30 novembre 2010

Italia:G8, figura dominante, premier di fama mondiale, stampa imparziale! STOP alle cazzate, stavo solamente scherzando

Piccolo intervento sull'armageddon pronto ormai a cancellare qualunque forma di vita sul pianeta Terra nelle prossime ore, evento ormai avviato e che nessun uomo potrà mai fermare, sì, esatto, parlo dello spiattellamento di questioni super-segrete tra ambasciata USA e resto del mondo. Si legge oggi come il panorama giornalistico Italiano sia mentalmente disturbato da questo avvenimento.
Cito riportando da stampacadabra @ http://www.stampacadabra.it/2010/11/29/caso-wikileaks-perch-i-quotidiani-italiani-sono-stati-snobbati-nella-diffusione-dei-dossier/

per esempio:

Si esprime anche il direttore del Tg1 Augusto Minzolini:
“In parte è vero che nella stampa italiana c’è minore attenzione per le questioni internazionali e questo determina se non un minore prestigio, una minore attenzione degli altri verso i nostri giornali. Lo dimostra anche la gestione di queste indiscrezioni. Se nel mondo infatti si parla della crisi della diplomazia americana o di un problema internazionale, da noi il caso si tramuta in un gossip su Berlusconi. In un modo o nell’altro i nostri media (e anche una parte del mondo politico) sono abituati a trasformare qualunque vicenda internazionale in un argomento su cui polemizzare nel cortile di casa nostra”.
Il direttore di Libero, Maurizio Belpietro sposa la tesi di Umberto La Rocca:
“Non monterei un caso sulle mancate anticipazione ai media italiani delle informazioni rivelate da Wikileaks. E’ molto probabile che Wikileaks avesse rapporti diretti soltanto con alcuni media, in particolare con gli organi di stampa più conosciuti, giornali americani e in genere anglosassoni. Sostenere che siamo di fronte ad un nuovo ‘smacco’ fatto alla stampa italiana corrisponde alla solita abitudine degli italiani di parlare sempre male del proprio Paese".
Chiude la girandola delle opinioni Vittorio Feltri, direttore editoriale de Il Giornale, che non manca di ironia:
”Non so perché ai giornali italiani non sia arrivata alcuna anticipazione, ma francamente i contenuti di questi file mi sembrano poca cosa rispetto alle nostre intercettazioni che ci hanno vaccinati a ben altro” Insomma, le rivelazioni di Wikileaks per il pubblico italiano sono state un brodino: quando gli americani ci dicono che a Berlusconi piace la gnocca, ci fanno ridere. In una cosa noi italiani siamo certamente più bravi: nel gossip. Consiglierei a questi che mettono in giro questi file di fare un corso qui a La Repubblica per capire come si fa il vero gossip”.

E vabè, si sa, questi sono i tirapiedi di Mr. B., non saranno certo novità, si prosegue


Il parere di Enrico Mentana, al timone del TGLa7, corrobora il pensiero di Polito, nonostante l’eccezione colta nel caso The Guardian:
“La stampa italiana è stata esclusa dalle anticipazioni per scelte arbitrarie di cui andrebbe chiesto conto a chi gestisce Wikileaks. Sicuramente i nostri giornali non hanno lo stesso spazio per le notizie di esteri che invece hanno i giornali degli altri Paesi. Ma non credo sia questo il problema. C’è anche il fatto che l’Italia non ha un quotidiano di riferimento forte come lo hanno la Francia, la Germania o la Gran Bretagna. Ma anche volendo considerare questo come il motivo per il quale ci hanno esclusi, è pur vero che tra i giornali britannici le anticipazioni sono state mandate al Guardian, che non è né il più autorevole né il più popolare”.
Umberto La Rocca, direttore de Il Secolo XIX, avanza invece l’ipotesi che le testate che hanno goduto delle indiscrezioni abbiano in realtà un rapporto diretto con le fonti:
“L’esclusione dei giornali italiani non nasce da una questione di autorevolezza dei Paesi o delle testate, ma probabilmente dai rapporti fra i quotidiani che hanno avuto le anticipazioni e il sito Wikileaks. Le anticipazioni sono arrivate al quotidiano spagnolo El Pais e non mi pare che la Spagna in questo momento sia in condizioni migliori dell’Italia. Quanto al prestigio della stampa italiana, ci sono almeno due nostri quotidiani, Il Corriere della Sera e La Repubblica, che possono essere considerati all’altezza dei giornali che hanno ricevuto le anticipazioni. Credo quindi che la scelta sia stata fatta in base ai rapporti che questi giornali hanno con Wikileaks”.
Il direttore del Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro, addirittura avanza l’ombra di un oscuro favoritismo:
“Questa è una storia ancora molto misteriosa di cui non conosciamo tutto, perciò è difficile esprimere un giudizio sulle mancate anticipazioni ai giornali italiani delle informazioni contenute nei file di Wikileaks, anche perché queste informazioni potrebbero essere state anche vendute. Nessuno può esprimersi in modo chiaro anche sulla diffusione tramite la stampa”.
Virman Cusenza, direttore del quotidiano napoletano Il Mattino, è onesto quando, guardando ai giornali di casa nostra, non può evitare di notare la grande attenzione posta ai temi interni:
“I nostri giornali sono tradizionalmente più attenti alle faccende di casa nostra che non alle relazioni internazionali: non ne farei una ragione di maggiore o minore importanza della nostra stampa, è solo una questione di tradizione giornalistica. Negli altri Paesi c’è un’attenzione alle questioni internazionali legata sia agli interessi che quei Paesi hanno in certe aree del mondo, che possono essere o di natura economica o sulla sicurezza, sia alla ‘cultura’ giornalistica. Anche l’Italia ha molti interessi economici in varie parti del mondo. Ma la nostra stampa, che oggi è certamente più attenta di ieri agli esteri, ha sempre al centro della propria attenzione la politica e le questioni italiane”.

Riassumiamo, se ne sentono un po' di tutti i colori, dall'incapacità del gestore del sito, si passa a una macchinazione contro l'Italia, a un "oscuro mistero", a un esclusione avvenuta per questioni economiche, poi per fortuna qualcuno prova a sollevare l'ipotesi "l'incompetenza è solo colpa nostra".
Tutto sta nascendo perchè sembra che wikileaks non abbia passato sottobanco le indiscrezioni scottanti e brucianti (che attualmente sono solo una manica di fatti inutili) alle principali testate italiane quali La Repubblica & Il Corriere Della Sera, e poi, come logica conseguenza, si associano alla lamentela quei cosi che si fanno chiamare direttori di abomini quali Il Giornale, Libero, Tg1.
E' ovvio che un po' di giudizio e auto-esame ai nostri manca, forse anche un po' più di un semplice "po'", la stampa merd italiana (scrivo propositamente con la i minuscola, in quanto non la ritengo degna di tale definizione) è ancora a livelli paleolitici, e nessun quotidiano elude il mio personal giudizio badate bene, che sia Libero, Corriere o Il Fatto Quotidiano, la stampa è fossilizzata e focalizzata su unico e solo argomento, politica interna, 365 giorni all'anno, il resto sono briciole. Per cui, rispettate quella cosa che si chiama decenza, non aprite bocca in merito a eventi per il quale siete consapevoli essere dal lato opposto a quello che semplici fatti raccontano. Dove sono gli spazi dedicati a altri eventi che ogni giorno si susseguono in questo mondo? (rimando a http://maciejworld.blogspot.com/2010/11/oggi-no-politica-ma-antimateria-creata.html per esempio) Perchè le poche, squallide e maltenute rubriche trattanti temi non riguardanti la politica sono solitamente relegate in angoli bui e remoti sui siti delle principali testate nazionali? Perchè dovete frantumarci le olive per mesi su un singolo (e qualche volta inutile) episodio, che magagri nemmeno merita più attenzione? Perchè semplicemente non si dà più voce al resto del mondo? Dovremmo sapere ormai tutti che la teoria Italocentrica è stata smentita da secoli e che l'Italia non sta al centro dell'universo... Mi sorge un dubbio, non è che per qualche strana, mistica e arcana coincidenza proprio per questi motivi wikileaks ha deciso di non affidare in anteprima alcuna notizia alla stampa italiana???

Valli a capire quei mattacchioni di wikileaks...

lunedì 29 novembre 2010

mental subjugation


The more i look around me, the more i see that; the more i do, the more i feel that it doesn't work. I think that there's a big problem in our society, in this epoch, maybe for the actual situation or condition, and this make us, people, robot-like serving the owner. Sometimes happens that you try to understand something, thta you spend many hours in finding some datas to confirm your thoughts or your thesis, it happens that often, in that wonderful world of freedom called internet, you can find those things. Of course is also your duty to filter and "clean" those news from bad contents too, and decide what you could do with that. Well, i often decide to share my knowledge, my thirst for knowledge. I think often how much words can weigh, how words make us feel, i have always the hope that those same words that made me reason, have the same effects on other people, i hope that the readers could ask theirselves some important question, this is my biggest hope. So let come back to the title, or rather what i see in front of my eyes, ignoring, completely ignoring at least some few words. Perhaps words sound strange just to read them, or maybe simply, people don't wish to read them, or still maybe who says (or writes) those words is not much considered by the readers, so everything disappears in a big grey smoke of desolation. The desolation that reigns in the minds, the mental laziness we have to suffer every day, that few times let escape, we malleable to its will, until we get to the actual situation: do not ask questions, but to assume; fight for castles made of air without knowing for what reason we are fighting; without looking for others proofs; going directly deep insulting others. This world is to tight for me, it's not a new (but unfortunately the space age is too far actually, so i must live here for now), for me the freedom is more thighter and tighter, or at least  what we usually call "freedom", and that with the biggest probability is just a mask for that i like to call "mental subjugation". What remained of freedom, the genuine freedom, is really a little (we can't even decide totally about our life). Everything is reduced to a  very big lie, that day after day we have to swallow, without having the right to spit it away because we don't like it. For all these reasons i feel everything too tight to me, and often i think if there are alternative ways to oppose this, "mental masturbation" i know, but i can't passive observe at all this, so as far as possible, i try to give valide notions to think over, spending a bit of our time to analyze that, at least to have something to compare with own thoughts and notions. Analyze, i like to analyze and give my own conclusions, according or not with other conclusions, but at least i'll always be sure that mine will be free and reasoned about all the shit that every day i have to listen or read, being sure that my thoughts are not lodged in my head just beacause i don't have sufficient ways to make comparison and get my own thought on that.

Yes, i'm really convinced that i have choosen to freely choose, unlike many other, at least i can be sure that my reasoning is just the result of my analyze and not the result of some enforcement. I'm sorry that sometimes, some choices are evaluated for bias, without asking why of these choices.

domenica 28 novembre 2010

soggiogo mentale


Più mi guardo intorno, e più mi rendo conto di questa cosa, più cerco di fare qualcosa, e più sembra andare peggio. Credo che la nostra società abbia un grosso problema di fondo, dettato dalla situazione attuale, che ci rende come una sorta di automa al servizio del padroncino. Capita che cerchi di capire alcune cose a volte, capita che ti trovi a spendere ore e ore a cercare qualche dato utile a avvalorare la tua tesi, capita che spesso e volentieri, nel mondo libero della rete, queste cose si trovino. Certo poi sta a te filtrare e ripulire dai pezzi marci, quando presenti, e valutare il da farsi, bè, spesso mi trovo a voler condividere la mia conoscenza, la voglia di far sapere. Spesso penso al peso delle parole, a cosa lasciano dentro ognuno di noi, spero che sortiscano lo stesso effetto in altre persone, spero che chi legga arrivi a porsi domande, questo è per me l'obiettivo fondamentale. Riporto così al titolo, ovvero quello che mi trovo di fronte, dall'ignorare completamente persino poche parole. Forse suonano strane persino al solo leggerle, forse non si ha semplicemente voglia di leggerle, o forse chi le pronuncia (o scrive) non è tenuto molto in considerazione da chi legge, e tutto scompare in un grande fumo grigio desolazione. La desolazione che alberga nelle menti, la pigrizia mentale che siamo costretti a subire quotidianamente, che poche volte lascia scampo, che ci mallea a suo piacere, fino a arrivare al punto attuale: non porsi domande, ma dare per scontato, supportare castelli costruiti in aria senza sapere spesso di cosa si stia parlando, senza ricercare ulteriormente prove o passare direttamente all'insulto di qualcuno che prova a pensarla diversamente. Questo mondo mi sta ormai stretto, non è una novità (ma purtroppo, la conquista spaziale è ancora lontana, quindi mi tocca restarci), mi sta sempre più stretta quella che definiamo "libertà" e che probabilmente è una maschera di quello che mi piace definire "soggiogo mentale", di libertà, quella vera e propria, ci è rimasto poco se non nulla (non possiamo nemmeno disporre liberamente della nostra persona). Tutto si è ormai ridotto a una grossa e grande balla, che giorno dopo giorno ci tocca mandare giù, senza avere il diritto di sputarla perchè di nostro non-gradimento. Per tutto questo mi sento tutto troppo stretto, e spesso mi ritrovo a pensare se ci sia qualche via per opporsi a questa situazione, pippe mentali probabilmente, ma stare a guardare passivo mi fa venire il ribrezzo, quindi per quanto possibile, cerco di fornire strumenti di riflessione, validi spunti sul quale ritengo possibile spendere qualche minuto del proprio tempo, per lo meno per avere un qualcosa sul quale fare paragoni. Analisi, mi piace analizzare e dare le mie conclusioni, in accordo o disaccordo che siano, ma almeno sarò sempre sicuro che le mie, saranno libere scelte ragionate, su quello che ogni giorno mi viene sbattuto davanti alla faccia e al contrario non siano stupide (o giuste che siano) ideologie insinuate nella testa di una persona poichè non sia ha la possibilità di avere ulteriori punti di riflessione.

Sì, sono convinto di avere scelto di scegliere liberamente, al contrario di tanti altri, per lo meno, sono sicuro che tutto quello che penso sia solo e soltanto frutto del mio ragionamento e non di un'imposizione esterna, forzata o insinuata che sia. Spiace però che a volte, alcune scelte, vengano valutate per partito preso,o senza magari chiedere il perchè di queste scelte...

giovedì 18 novembre 2010

OGGI NO POLITICA, MA ANTIMATERIA CREATA E CONSERVATA AL CERN,un pochino di riflessioni personali



Repubblica, voto 6.5 --> http://www.repubblica.it/scienze/2010/11/17/news/cern_antimateria-9209385 la notizia e' riportata si' in prima pagina sul web, ma un pochino troppo in basso, addirittura viene riportato prima un'articolo sulle tariffe telefoniche

Corriere della sera, voto 5.5 --> http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_novembre_17/cern-antimateria_c7fef352-f274-11df-a59d-00144f02aabc.shtml non e' presente ne' nella home ne' nella testata della sezione "scienze" in compenso si blatera di --> http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_novembre_17/cern-antimateria_c7fef352-f274-11df-a59d-00144f02aabc.shtml trovato a caso scartabellando nella pagina, bocciato, asini, se ne parla male, in maniera incompleta, senza fare riferimento al progetto BOINC, in piedi da anni che continua imperterrito dietro le quinte

Libero, voto 4 --> http://www.libero-news.it/news/533905/Il_Cern_impriogiona_l_antimateria.html riporta la notizia, non in prima pagina vabbe', e' gia' qualcosa, ma in compenso si trova un interessantissimo articolo su come gli utenti twitter parlano male di Berlusconi e "nessuno fa nulla a riguardo" attribuendo la rete twitter agli anti-CAV --> http://www.libero-news.it/news/533938/Twitter_nelle_mani_degli_anti_Cav.html

Il giornale, voto 1 --> www.ilgiornale.it ehm, scopro addirittura che nella home non esiste nemmeno una sezione "scienza", ma in compenso trovo l'utilissima sezione "poker"

Si' sono di parte, e' vero, biotecnologo, ma solitamente mi informo su piu' temi possibili, ritenendo ingenuamente che l'informazione PUBBLICA debba fare altrettanto, trattando non solo politica, cronaca nera o cronaca rosa, ma temi di attualita', temi del giorno d'oggi, quello che oggi succede nel mondo in cui viviamo, constatando tristemente pero' che questo, in Italia, non avviene.