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giovedì 30 dicembre 2010

bye bye 2010


Bye bye 2010
Ultimo post dell'anno, mi sembrava giusto dedicare un post a questo 2010, un ultimo post per salutarlo.



*flashback*
Un anno fa esatto ero a casa col mio cagnolone a organizzarmi la serata, corsetta scaccia-pensieri per Vigevano, doccino scaccia-sudore post corsa, preparare la cena e via con la musica dance dagli anni '90 al 2000 a tutto volume aspettando la mezzanotte per stappare poi una bottiglia in compagnia del mio Waisse (per gli amici Baissino), voleva bere anche lui, ma ho fatto l'egoista e ho finito la bottiglia da solo :P raggiungendo poi la mia mammina al Duende e finendo poi non si sa ancora come a Genova a mangiare la focaccia.
*fine flashback*



Anno dopo anno, arrivati verso la fine, siamo soliti fare i conti degli ultimi 365 giorni trascorsi, cominciare a pensare ai buoni propositi, fare un bilancio, quelle solite cose, cominciamo.
Per me il 2010 è stato un anno assolutamente incredibile, nonostante non sia iniziato troppo bene, proprio no, e mi aspettassi poco e nulla.
Generale - mi sono trasferito un pochino più a nord, in Polonia, posto che non mi dispiace nemmeno un po', dove si vive bene e in maniera non caotica e frenetica, certo il freddo è talmente freddo che a volte prende forme umane e ti parla, ma mi sono ambientato molto bene.
Lavoro – mission accomplished, era l'obiettivo principale e dopo una breve parentesi in ospedale (per lavoro) mi sono accampato nella LfC e ivi ancora risiedo.
Persone – c'è stata un po' di pulizia, alcuni sono andati, qualcuno è tornato, altri sono rimasti, tanti sono entrati, insomma, c'è stato un flusso consistente di persone quest'anno.
Buoni propositi per il 2011 – non ne ho, e volendo essere monotono, ripeto quello che avevo scritto un anno fa: “ non chiedo nulla al prossimo anno, perché le cose arrivano solamente se ci si sbatte per farle realizzare”, inutile sperare, meglio darsi da fare, no other ways.
Considerazioni personali – tutto fila liscio che difficilmente potrebbe andare meglio, mi sento pieno, non mi sento mancare nulla. Ho avuto molto di più di quello che mi aspettavo, questo grazie non solo a me, ma a tante persone che hanno camminato intorno al mio mondo quest'anno. Stavolta si passa ai ringraziamenti personali, se il vostro nome c'è, è perché avete lasciato un segno durante questi mesi.



Ringraziamenti:



Denny, il primo a saperlo, a ascoltarmi, abbiamo parlato ore e ore, non ci siamo persi e anzi sei anche venuto a farti una settimana da me, ci sentiamo, filosofeggiamo, questo mi fa molto piacere e so che continuerà così ancora a lungo; Laura, bé sore, quanto mi hai sopportato, quanto mi hai ascoltato e quanto mi sei stata d'aiuto lo sappiamo bene, te ne sarò grato per mooooolto moltissimo (forse di più); Luca, andare via e vedere il nostro rapporto migliorare (anche se una testa di legno rimani) non ha avuto prezzo; Mari & Fra, anche voi mi avete sorbito tanto, soprattutto all'inizio, aiutandomi a incassare meglio la botta, mi dispiace non poter venire su un fine settimana come facevo qualche volta prima, era sempre un weekend piacevole da voi, spero di potervi rivedere presto; Eri, in culo a quanto altra gente pensa, sei la migliore di tutti, quello che sono ora, e come sono ora, è per merito tuo, nel senso che mi hai sempre lasciato libero di prendere le mie scelte, toppare, rimediare, incasinare, questa è probabilmente la cosa più bella che si possa avere da un genitore, vivere come un figlio vuole e non come vorrebbe il genitore, anche se mi è facile immaginare quanto non sia stato sempre facile; Paolo & Marika (o Marika & Paolo), non solo mi siete stati vicini prima, ma anche durante e dopo, ve ne siete sentite di lagne da me, ore e ore di conversazione quando ci si vedeva, ricordo ancora con piacere le cene a Buccinasco (pizza!), purtroppo non ci si sente più spesso e ci si vede ancora meno, questo ha cambiato poco dal mio punto di vista, non vi sento assolutamente più lontani di quei pochi km che c'erano tra di noi quando ancora risiedevo in Italy, peccato che per capodanno non se ne farà nulla, spero che in ogni caso il prossimo anno riuscirete a farmi una visitina; Tomek, Przemek, Mateusz & Artur, non capirete giustamente un tubo di quanto scriverò, ma mi avete accolto in Polandia tra di voi, a lavoro e fuori, come un fratello, e siete perennemente pronti a dare una mano in qualunque cosa, difficilmente si incontrano persone più gentili di voi in questa dimensione; Paio & Andrea (Pino), qual è stato il weekend che non scorderò quest'anno? Non c'è storia, i 3 giorni in cui siete stati qui, ci abbiamo dato dentro parecchio e i segni si sono visti, spero che si possa rifare prima o poi, o magari la prossima volta sarà in Italia; Ale e Alex (Sala & Cica), ritrovarci dopo un anno e ritornare a sparare le solite cazzate, insultarci e giocare insieme, anche se non è durato tanto, mi ha fatto “ringiovanire” e sbellicare spesso dalle risate delle cazzate combinate e almeno ora, al contrario di un anno fa, ci si continua a sentire; Maru, ci siamo conosciuti giocando, ci siamo ritrovati per imbrattare un po' di suolo pubblico, stupendo, abbiamo passato periodi simili e ancora oggi, dopo più di un anno ci sentiamo regolarmente, al di fuori di wow, respect yo; Marco, my brother, solo un anno che si combina qualcosa insieme, eppure ne abbiamo già fatte troppe, specialmente l'estate a Krakusa, roba che non dimenticheremo in fretta, mi hai inserito in un mondo nuovo, abbiamo scazzato, abbiamo riso e abbiamo (forse troppo) bevuto insieme. Sempre a lamentarti, ma alla fine hai sempre tifato per me in qualunque occasione, l'ho sempre saputo; Agnieszka, l'ultima entrata in ordine cronologico, ma non in ordine di importanza, sei arrivata nella mia vita come un treno ad alta velocità e ci siamo scontrati, sei stata la ciliegina di quest'anno, hai donato quel tocco in più alle mie giornate, probabilmente l'unica cosa che mi mancava ancora; insieme a te chiudo questo capitolo, il 25°, il 2010, carico ^n , pronto a entrare insieme nel prossimo. Misiaczku!



Addio 2010, uno degli anni migliori (se non il migliore in assoluto), ma spiacente, è ora di accartocciarti e gettarti fuori dalla finestra, non c'è più tempo per guardare di nuovo indietro, una nuova pagina bianca è qui da scrivere.





Happy new year to everyone!



Maciej

martedì 28 dicembre 2010

BOINC, contribuisci anche tu!


A volte ritornano (ma è la prima su questo blog)...
Il sociale è un tema importante, il più delle volte sottovalutato e ancora poco diffuso tra le persone. Ci sono diversi, tantissimi modi di rendersi utili all'umanità, uno dei tanti (e quello che ho scelto anche io) è entrare a far parte della ormai vasta rete del calcolo distribuito, terra ancora inesplorata, ma che esiste ormai da diversi anni.
Questa grande rete si appoggia su una piattaforma chiamata BOINC (Berkeley Open Infrastructure for Network Computing), piattaforma OpenSource apparsa per la prima volta nel 2002 per sostenere il progetto SETI@home, a oggi si contano diverse decine di progetti che utilizzano la piattaforma BOINC e un totale di 610.000 utenti attivi sparsi in tutto il mondo e quasi 6.000.000 di PC che hanno calcolato almeno una Work Unit. Insieme, tutti questi utenti, riescono a fornire una capacità di calcolo di 4900 PETAFlops, superando qualsiasi supercomputer attualmente esistente (1712 PETAFlops il supercomputer più potente).
Il concetto è semplice, se si uniscono i PC di tante persone, si riesce a ottenere una potenza di calcolo senza eguali, permettendo così di analizzare in pochi anni, o in settimane, una quantità tale di dati che con un solo PC ne richiederebbe diverse migliaia. Facendo l'attach a un progetto, si ricevono dei dati che vengono poi automaticamente analizzati dal proprio PC, e una volta terminata la procedura, vengono rispediti indietro al centro del progetto per essere analizzati, venendo così ricompensati con dei “crediti BOINC” per il lavoro svolto.
BOINC ha diverse possibilità di funzionare, può funzionare sempre e in continuazione, usando in ogni momento il 100% dei processori (come fanno i pazzi come me), può funzionare solo quando il PC non viene utilizzato per tot minuti, può funzionare a mezzo regime di processore, può usare solo alcuni processori e non tutti quanti insieme (su sistemi multiprocessore), insomma, puoi impostarlo come più ti piace, in modo da adattarsi in maniera flessibile all'utilizzo che fai del tuo computer. Pensiamo un attimo a quanti computer accesi in questo momento, sono inutilizzati, contribuendo a consumare energia, ma per cosa? Con BOINC sarebbe acceso consumando sì energia elettrica (in pari quantità) ma allo stesso tempo si renderebbe utile a contribuire in qualche progetto scientifico.
Il mio PC, ad esempio, rimane acceso più tempo possibile, notti intere, giorni, in alcuni periodi mesi, facendo correre sempre BOINC al massimo delle possibilità, e di sintomi di cedimento, nemmeno uno. BOINC non distrugge il PC.



Personalmente seguo diversi progetti:
SETI@home → http://setiathome.berkeley.edu Search for Extra Terrestrial Intelligence tenta di trovare un segnale radio di provenienza aliena, e dimostrarne così la presenza
climateprediction.net → http://www.climateprediction.net – un progetto di simulazione delle situazioni climatiche globali, per tentare di valutare con accuratezza i cambiamenti climatici a venire
malariacontrol.net → http://malariacontrol.net – originariamente nato con lo scopo di trovare una cura contro la malaria, attualmente si occupa solamente di prevedere e studiare la diffusione della malattia in alcune zone del mondo
cosmology@home → http://www.cosmologyathome.com con cosmology, ogni WU elaborata rappresenta un universo, ogni universo ha le proprie variabili di inizio casuali, se ne studia così lo sviluppo cercando di trovare un modello che possa avvicinarsi al nostro
milkyway@home → http://milkyway.cs.rpi.edu/milkyway cerca di studiare approfonditamente la nostra galassia, creandone una precisa e accurata mappa
einstein@home → http://einstein.phys.uwm.edu con einstein si va a caccia di nuove pulsar nel cielo
rosetta@home → http://boinc.bakerlab.org/rosetta cerca di costruire la struttura quaternaria di una proteina partendo dalla pura sequenza aminoacidica
LHC@home → http://lhcathome.cern.ch si aiutano gli scenziati del CERN a elaborare i loro risultati ottenuti con l'acceleratore
World Community Grid (FightAIDS@home, Help Fight Childhood Cancer, Help Conquer Cancer, Human Proteome Folding phase 2, Help Cure Muscular Distrophy phase 2, The clean energy project) → http://www.worldcommunitygrid.com



Folding@home (con la PS3)



Attualmente sto facendo crunching solo su World Community Grid, concentrandomi su quello che per me, è il progetto più importante attualmente in circolazione, prendendo in considerazione alcune malattie importanti (come cancro infantile o AIDS) e cercando di porvi rimedio trovando potenziali cure.
Non è comunque importante il progetto che si segue, quanto contribuire alla crescita di questa comunità, che già nei precedenti anni, ha rilasciato diverse pubblicazioni su molti progetti seguiti dagli utenti di tutto il mondo.
Ah dimenticavo, coi crediti accumulati, ovviamente non ci si combina niente di più che tentare di scalare la classifica mondiale; è un progetto di volontariato e non si viene ricompensati per la partecipazione, ma in caso di alcune analisi molto rilevanti, viene divulgato alla comunità e sulle pubblicazioni il nome del famoso e volenteroso “cruncher”.
Non so voi, ma sapere che posso rendermi utile con così poco, e che solamente accendendo il PC posso contribuire a accelerare i tempi di ricerca su alcuni studi, bé, mi fa venire voglia di farlo, ma questo sono io, l'ultima parola, ora, sta a voi!



Per ulteriori info, download e scelta dei progetti visitare la pagina principale all'indirizzo http://boinc.berkeley.edu



Per qualunque altro dubbio o curiosità invece, chiedere direttamente qui!



Happy crunching to all BOINC volounteers, let's crunch this world!






Maciej

lunedì 27 dicembre 2010

FIX – Ubuntu, laptop, wifi e chipset rt


Sono passato da poco da KUbuntu a Ubuntu, mi sembra una versione più stabile di quella basata su K desktop, e mi trovo decisamente bene (ma mi trovavo molto molto bene con KUbuntu anche). Un solo problema non mi dava la pace dei sensi, far connettere il mio portatile alla rete wifi, impresa non difficile, ma che ha impiegato molte settimane di ricerca sulla rete, tentativi falliti, rinunce. Il mio laptop, Fujitsu-Siemens AMILO Pa2548 monta una scheda wirelss USB integrata con chipset atheros, ebbene, per quella scheda, mettetevi il cuore in pace, non c'è verso di farla funzionare su versioni 64-bit di Linux, i driver sono disponibili, si installano, il dispositivo è riconosciuto, ma la scheda non funziona, e l'unico driver 64-bit per quella scheda blocca completamente il computer. Non escludo però la possibilità che su una distro 32-bit sia possibile farla funzionare.
In casa avevamo una pennetta wifi della Linksys, la WUSB54GC V3, decisi di fare un tentativo, ma come al solito fallì, non tanto perchè non riuscivo a connettermi, quanto per il fatto che la connessione non era stabile, durava solo qualche secondo per poi cadere. Abbandonai l'idea del wifi per qualche mese. Vista poi l'impossibilità di stare attaccato via cavo a casa per il tempo che desidero, mi sono rimesso al lavoro con la Linksys, 3 settimane di ricerca, tentativi, chilometri di comandi su terminale (poi rivelatisi inutili), ma alla fine l'ho spuntata. La procedura dovrebbe funzionare con tutti i chipset rt2xxx.


Il problema con i chipset rt dovrebbe manifestarsi solamente in caso di cifratura WPA della rete wifi (il mio caso).
I driver per la Linksys sono oggi inclusi nel kernel (dalla versione 2.6.32), quindi non c'è bisogno di reperirli, il problema, per quanto stupido possa sembrare, risiede nel gestore delle connessioni, di default NetworkManager, il quale sembra avere qualche problemuccio nella gestione del WPA supplicant, facendo cadere la connessione ogni manciata di secondi.



Risoluzione

1- Scaricare Wicd (gestore delle connessioni) da Ubuntu software manager o digitare nel terminale il seguente comando:

sudo apt-get install wicd

A questo punto probabilmente avrete sia NetworkManager sia Wicd a gestire le connessioni, occorre rimuovere completamente NetworkManager dal sistema, cosa che non avviene rimuovendolo dal software management center, infatti se rimosso manualmente, rimangono delle dipendenze nel sistema le quali creano problemi di conflitto con Wicd, il quale a sua volta non riuscirà a connettersi alla rete wifi protetta da WPA non riuscendo a ottenere la validazione della password dando infine come risultato il messaggio “password errata”.

2- Rimuovere completamente NetworkManager dal sistema, per farlo (e ovviare all'eventuale problema di password errata riscontrato con Wicg) aprire il terminale e digitare il seguente comando:

sudo apt-get autoremove networkmanager

così facendo eliminerete qualunque cosa appartenente a NetworkManager dal vostro sistema.

3- Riavviare il sistema

A questo punto l'unico gestore delle connessioni sarà Wicd, apritelo, scegliete la rete wifi, inserite la chiave WPA e connettetevi, le impostazioni di default non necessitano cambiamenti.
Dovreste ora poter liberamente navigare nel web col vostro bel portatile connesso al wifi :) (FINALMENTE AGGIUNGEREI!!)


piccolo post scriptum: Dalle informazioni raccolte sui forum ho letto che qualcuno dopo questa procedura non è riuscito a risolvere il problema, dovendo andare a modificare un ulteriore file di configurazione, se anche voi non riuscite a connetervi dopo i passi 1 2 3, seguite anche il passo 4.

4- modificare il file blacklist.conf digitando su terminale il seguente comando:

sudo gedit /etc/modprobe.d/blacklist.conf

si aprirà un file, scorretelo fino in fondo e aggiungete le seguenti 3 righe al file:

blacklist rt2800usb
blacklist rt2x00usb
blacklist rt2x00lib

salvate il file, reboot, et voilà, le jeux soint fait!

NB: dovete accedere al file necessariamente con privilegi root, altrimenti non potrete modificarlo


Spero che questa mini-guida possa essere utile a qualcuno che come me, ha penato mesi per vedere un portatile allacciato alla rete wifi :) Per eventuali domande non esistate a chiedere!

Maciej

giovedì 23 dicembre 2010

Buon Natale!






Buon Natale




Piccolo post pre-Natalizio :)



Anche quest'anno è arrivato Natale, adoro il Natale e il clima che si porta dietro, è sempre qualcosa di speciale camminare per la città coperta di neve e osservare le decorazioni, mi mette sempre una certa allegria, mi fa sorridere. Per me sarà una sorta di “primo Natale” quest'anno, il primo lontano da dove sono nato, il primo lontano dalle persone a cui sono legato, con le quali ho vissuto, il primo lontano dagli amici che frequentavo, il primo Natale in Polonia; insomma, un po' di novità alle porte.
Non scriverò nemmeno la letterina a Babbo Natale questa volta, quello che ho ricevuto durante questo 2010 è già sufficiente a non farmi desiderare nient'altro.
Ci tengo però a dare un augurio speciale e di cuore a tutti quanti voi; a chi in un modo o nell'altro legge il mio blog, a tutti gli amici che ho lasciato in Italia, a tutte le persone nuove che ho conosciuto qui in Polonia, a tutti quelli che mi sono stati vicini quest'anno, a tutti i miei “compagni di gioco”, all'interminabile schiera di cugini e cugine, ai miei nonni, zii e zie, a chi non è più con noi, al mio “fratellino” e alla mia mammina.
Ho lasciato una parte di me in Italia, voi, quella parte che mi rende a volte un po' malinconico, ma che allo stesso tempo mi tiene ancora legato a tutto quello che ho lasciato. È così che voglio che sia.



A voi tutti auguro un buon Natale, spero che tutti possiate passarlo nella migliore maniera possibile!






Maciej

mercoledì 22 dicembre 2010

non credetegli


Sul Corriere della sera leggo un interessante articolo sulla puntata di Matrix alla quale è presente il premier Berlusconi, già, peccato che nessuno possa ribattere alle sue parole, un vero peccato. Ho analizzato le dichiarazioni, ne sono rimasto sorpreso, facciamo un po' di chiarezza punto per punto.


«Se la Consulta dirà no a legittimo impedimento, farò vergognare i pm»

Io invece vorrei sapere, un solo valido motivo per cui debba essere detto sì al legittimo impedimento, perché io, nella mia “ingenuità”, la vedo come la solita pezza salva-culo e anti-processo. Vergognosa la frase contro i PM, per la quasi totalità gente onesta che svolge il proprio lavoro , ma visti dal primo ministro come un cancro della società.



Berlusconi a Matrix: «Io continuerò a governare, ma mi difenderò. Stavolta scenderò direttamente in campo»
Berlusconi andrà in aula a difendersi nei processi? Non l'ha mai fatto sino ad ora, date le pesanti accuse e circostanze che lo vedono implicato, dubito seriamente che inizi a farlo proprio in questa occasione.


il premier: «le parole di fini sulla durata della legislatura hanno dell'incredibile»
Non mi esprimo su quello che ha detto il cagnolino Gianfranco, ma mi domando se Berlusconi si rende conto di tutte le parole pesanti che ha detto in passato prima di dire una cosa del genere...


«Noi riteniamo di poter allargare la maggioranza uscita dal voto di fiducia, se non ci dovessimo riuscire torneremo dagli elettori anche se in questa situazione di crisi le elezioni non sarebbero un bene per il Paese. Con questi numeri si governa agevolmente, ma non è agevole approvare la riforme necessarie al Paese»
Come ritengono di allargarla? Pagando mutui o offrendo cospicui premi in denaro a chi vota a loro favore. Con 314 teorici parlamentari a favore si governa agevolmente secondo Silvio, forse dovrebbero insegnargli la matematica e dirgli che 314 è meno della metà dei parlamentari seduti alla camera (630). Quasi dimenticavo, facciamo le scarpe più belle del mondo, perché andare a studiare (anche matematica)?


«Tutte le persone di buon senso, e certamente il presidente Napolitano, non possono che augurarsi che non ci sia una crisi di governo, specialmente in un momento come questo» ha detto ancora Berlusconi
Vuole fare pressioni sul presidente della Repubblica forse? Ma in parte sono d'accordo, una crisi di governo al momento sarebbe molto grave, sarebbe molto meglio eradicare i politici in massa da dove siedono e ripartire da 0, tabula rasa.


«Le persone che hanno deciso di appoggiare la maggioranza lo hanno fatto per un loro convincimento, ad esempio quelli dell'Idv perché non sopportavano più il loro leader» afferma ancora il premier. A chi gli chiede se ci sia la possibilità che qualcuna delle new entry possa fare il sottosegretario, il Cavaliere risponde: «Io penso che non ci sia questa eventualità »
I dissidenti, come li chiamano, hanno appoggiato la maggioranza perché sono stati profumatamente pagati, non per convincimento proprio, pensavano di essere così saliti in primo piano a livello nazionale, siete solo una manica di sporchi venduti.


Poi il Cavaliere ha risposto al leader dell'Udc Casini che parlava di un governo che non è in grado di governare: «È la bugia più grande che potesse dire perché se c'è qualcosa di cui siamo orgogliosi è l'azione di governo»
Prima di dire cose del genere, sono andati in mezzo alla gente a sentire cosa ne pensavano di questi “straordinari” mesi di azione di governo? Ne deduco di no.


«A sinistra sono tutti capetti che si fanno la guerra l'uno con l'altro, ma nessuno emerge» ha successivamente aggiunto il capo del governo a chi gli chiedeva un giudizio sull'opposizione di centrosinistra
E qui sono finalmente d'accordo! Se la destra e il centro sono uno schifo,la sinistra non è da meno, si nascondono dietro all'indice sperando di non essere visti, sono un branco unito di smidollati.


Poi Berlusconi ha toccato anche alcuni temi di carattere economico: «Dobbiamo mantenere i conti pubblici nel rigore e rientrare entro il 2013 del deficit sotto il 3%, perchè anche le agenzie di rating ci confermano la tripla A a patto che rispettiamo questa condizione e che si mantenga stabile il governo»
Giusto, quindi per cominciare una bella riforma universitaria con tagli in lungo e in largo, ma guai a toccare i salari dei parlamentari, le loro agevolazioni, il denaro pubblico investito in infrastrutture inesistenti, gli ingenti finanziamenti pubblici a istituti e giornali privati, quelle assolutamente non si toccano!


Il premier ha anche affrontato il tema del caso Calipari dopo le rivelazioni di Wikileaks: «Palazzo Chigi ha smentito in maniera assoluta quell'affermazione ma, oggi pomeriggio è arrivata anche la conferma della Procura che dice che il soldato americano che ha sparato a Calipari è stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio volontario. Non c'è stata nessuna pressione, chi ha scritto quella nota ha confuso le loro richieste con il nostro operato»
Riassumiamo, palazzo Chigi NEGA (non smentisce) che il soldato USA abbia sparato volontariamente a Calipari, così mentendo, nonostante prove documentate, successivamente avviene conferma da parte della procura. Confusione, certo, la stessa scommetto di quella che ora avete addosso voi per le menzogne che piano piano emergono.


Il premier ha poi commenta gli scontri avvenuti a Roma lo scorso 14 dicembre : «Siamo un governo democratico che accetta il dissenso anche nelle manifestazioni pubbliche di piazza. Ma queste manifestazioni non devono essere portatrici di danni e di violenza verso altri». Per Berlusconi sono «assolutamente minoranza gli studenti o pseudostudenti» che protestano contro la riforma dell'università, mentre «sono moltissimi quelli che hanno capito la riforma, infatti in moltissimi atenei si svolgono regolarmente le lezioni»
Siamo un governo democratico”, e io di notte sono un supereroe... hanno schierato un esercito di polizia, hanno blindato la zona della votazione del 13 dicembre, acconsentono al DIASPRO, hanno fatto manganellare studenti che non facevano nulla (non mi riferisco agli scontri in piazza)e non concedono dichiarazioni e/o interviste attaccando qualunque fonte di notizia contraria al loro operato, e si definiscono democratici, vaaaaa bene.
Gli atenei e gli studenti in protesta sono la quasi totalità, eppure Silvio dice che sono briciole e che ai più la riforma piace, vorrei tanto che i nostri politici mettessero un piede in una struttura universitaria e poi parlassero, perché non si rendono conto della disastrosa situazione che vivono le università Italiane.


Alle accuse di aver candidato veline e ragazze che partecipavano alle sue cene, Berlusconi poi risponde così: «Sono ragazze che hanno tutte l'università alle spalle, sono le più brave, si preparano e sono sempre presenti in Aula. La percentuale di voto delle nostre deputate, senatrici ed europarlamentari è del 98%». Il premier rivendica anche la bravura delle ministre: «nel nostro Gabinetto ci sono giovani donne che sono bravissime e non come chi fa politica solo per il proprio tornaconto personale. Bisogna aprire ai giovani»
E nonostante stia palesemente ammettendo di averlo fatto, per tutti i suoi elettori questa è una cosa normale, non grave... La classe politica va riformata, dice quindi bene dicendo che “bisogna aprire ai giovani” ma temo che il Silvione nazionale confonda la frase con “aprire le giovani”, cosa assai diversa e non degna di un primo ministro.


Questo è quell'individuo che governa l'Italia, uno sporco bugiardo che dopo aver combinato casini, appare rassicurando tutti che la situazione è ottima e senza problemi. Come certe cose non si possano vedere, ignorare, o ancora peggio si possano tollerare, questo ancora non riesco a comprenderlo.




Maciej

venerdì 17 dicembre 2010

Le mie 10 ragioni per dire sì a Linux



Prefazione: arriva quel momento in cui anche tu devi dare le “10 buone ragioni”, è una tappa obbligata della vita insomma, a chi non è mai capitato di svegliarsi una mattina e dire: oggi voglio dare le mie 10 buone ragioni per qualcosa ?
A nessuno? Vabè poco importa, oggi mi sono svegliato con questa cosa in testa.

1- Perché GNU/Linux (è intesa la stessa cosa di quello che comunemente viene chiamato Linux) è gratuito. Ciò significa che a meno che tu non voglia, non devi sborsare 5 centesimi per averlo sul tuo computer, e il tutto, in maniera perfettamente legale. Gli altri sistemi famosi, Windows e Mac, si pagano (non poco), per averli disponibili sul computer. Inoltre se si pensa a organi statali o pubbliche amministrazioni, o aziende, che non devono essere più costrette a firmare accordi da centinaia di migliaia di euro con aziende proprietarie, è facile pensare alla quantità di denaro (anche pubblico) che si risparmia.

2- Perché GNU/Linux è un progetto opensource.
Questo significa che il codice sorgente con cui è stato scritto (in parole povere, quelle righe di programma che lo fanno funzionare) è completamente disponibile a tutti quanti, di dominio pubblico; chiunque ne può disporre nella maniera in cui crede migliore, al contrario di Windows o Mac, i quali codici sorgenti sono strettamente privati e nessuno tranne i proprietari li possono modificare.

3- Perché GNU/Linux è un sistema operativo efficiente e veloce, in grado di girare persino su macchine considerate oggi antiquariato (PII, PIII ecc.).
Esatto, è il sistema più stabile in circolazione e le risorse che vengono utilizzate dall'OS (sistema operativo) sono veramente poche, questo lo rende un sistema snello e reattivo in confronto a mostri mangia-risorse come Windows Vista e questo lo rende adattabile a vecchie macchinotte da una manciata di Mhz di capacità computazionale, permettendo così un riutilizzo (o “riciclo”) di apparati altrimenti destinati a stagnare in qualche luogo sul pianeta.

4- Perché GNU/Linux ha una community pressoché immensa alle spalle, pronta a aiutare in qualunque situazione e (virtualmente) in qualsiasi momento.
Dietro GNU/Linux ci sono normali persone come noi, che dedicano il loro tempo libero a migliorare la community, cosa che non riscontro con i prodotti degli altri colossi, community online? Canali IRQ dedicati? Forum con sezioni approfondite e curate? Roba che appartiene solo al mondo open-source.

5- Perché GNU/Linux oggi ha anche un'interfaccia grafica che ne rende l'utilizzo molto semplificato, al pari degli altri OS.
Buttate nel cestino i preconcetti che Linux è roba da nerd e che devi scrivere tutto con tastiera e su quel coso spaventoso e nero che si chiama terminale. Ci sono moltissime distribuzioni di questo OS, ognuna adatta a un particolare gruppo di utenza (bambini, programmatori, gestori server, utenza classica ecc.), quelle destinate all'utenza media sono molto intuitive, esattamente al pari di Windows.

6- Perché GNU/Linux è il sistema più sicuro esistente.
Difficile da credere vero? Ma la maggior parte delle persone che usa Linux non dispone di firewall e antivirus, anche se svolgono quotidianamente azioni tramite web. Non esiste nessun virus che sappia infettare un sistema GNU/Linux, esistono invece pochi worm, ma che allo stesso tempo hanno possibilità 0 di infettare il vostro sistema, questo grazie alla gestione intelligente dei permessi; anche nella possibilità remota di infezione, il programma malevolo non riuscirebbe a ottenere il controllo totale del computer (come avviene in windows) a meno che non glielo dia l'utente stesso, questo fa dei sistemi Linux-based sistemi sicuri, tanto da essere installati sulla quasi totalità dei server del pianeta (esatto, inernet vive grazie a Linux) e dalle aziende che devono gestire dati sensibili.

7- Perché GNU/Linux si evolve più rapidamente di qualsiasi altro OS
Grazie al lavoro svolto da migliaia di persone, il sistema viene migliorato quotidianamente, includendo risoluzione di bug, sviluppo di nuovo software, chiusura di falle di sicurezza (poche) e altro ancora. Gli update al tuo sistema vengono quindi rilasciati con frequenza giornaliera, non bisettimanale, mensile, o non determinata (vedi guarda caso Windows). Tutto questo permette un'evoluzione delle tecnologie senza pari, rendendolo sempre un passo migliore di quanto lo era prima.

8- Perché con GNU/Linux si può giocare, ma non solo
Con Linux non si può giocare a un tubo? Vecchia leggenda metropolitana. Esatto gamers, esistono simulatori di ambienti Windows, che permettono di installare e giocare ai vostri titoli preferiti! Inoltre la quantità di software professionale, di intrattenimento o di apprendimento (e naturalmente tutto gratuito) è tale da rendere possibile una scelta adeguata ai gusti personali di ognuno.

9- Perché GNU/Linux non è difficile
Questa è la baggianata che circola più frequentemente su Linux. Non è né più facile, né meno facile da utilizzare rispetto a un qualsiasi altro sistema operativo. È solamente diverso, se lo si vede difficile, è in realtà una questione di abitudine, tutti noi siamo cresciuti con la stupida idea “computer=Windows”

10 – Ma stai ancora lì a leggere? Scegli la distribuzione che pensi sia meglio per te e installala scaricandola direttamente dal sito! Non ti sono bastati questi motivi? A me ne sono bastati molto meno per decidere di cambiare...


Fermo restando che sono convinto che il 90% degli utenti che ogni giorno utilizzano un computer, lo facciano essenzialmente per navigare nel web, scaricare posta e ascoltare musica, e utilizzare social network/messaggistica istantanea, mi domando per quale ragione il 95% di questi utenti utilizzino sistemi proprietari quali Windows o Mac, dovendo nella stragrande maggioranza dei casi pagare $$$ per poter utilizzare il proprio computer, quando esiste una soluzione alternativa, competitiva, valida alla stessa maniera e gratuita...
Non ditemi che a questo non avevate mai pensato....

una delle migliori distribuzioni destinate alla media utenza come noi http://www.ubuntu.com/

My two cents

Maciej

mercoledì 15 dicembre 2010

Come siamo fiduciosi


E sia, il governo ha incassato la fiducia. Clap clap, minuto di applausi.
Ora perfavore anche un minuto di silenzio, la nostra costituzione è stata uccisa di nuovo,per l'ennesima volta, e con molta probabilità continuerà a essere fatta a pezzi nei prossimi mesi. La riforma improponibile Gelmini presto entrerà in corso, il premier-scudo presto verrà votato, e noi guardiamo.
Voti comprati? Non ve n'è certezza, ma con molta probabilità sì, la fiducia è stata data dalla camera con uno scarto di un pugno di voti, 3 per l'esattezza, 314-311.
E dire che persino il guardian, in data 14 dicembre titolava: “in quale paese può venir data la fiducia a una persona che fa festini, ospita mafiosi in casa, che antepone i propri interessi a quelli del popolo che rappresenta?” Bé, ora lo sappiamo, in Italia.
Forse un popolo che ancora pensa che Berlusconi sia il male minore tra tutti i mali non merita davvero nulla di meglio della merda che già ha, probabilmente ai suoi elettori non importa niente del declino socio-economico che l'Italia ha visto con i suoi 4 (cazzo 4, non briciole) governi negli ultimi 16 anni, forse a loro non importa un cazzo che lui, lì, ci sta solo per non finire dietro le sbarre , forse le favole che racconta sono molto buone per tenere a bada una schiera di bambini che ci crede senza riserva.
E va bene, diciamolo su, ne ha fatte anche tante di cose buone, come ad esempio........................................................ mmh, fermi un attimo, no, non ne ha fatte, non ha rispettato 1 dei punti del programma, mai. Dei suoi programmi poi, incentrati sulle solite 3 cose: riforma della giustizia (sua acerrima nemica, poverino, non lo lasciano mai in pace), più poteri al premier (per passare definitivamente da premier a sovrano totale) e modifica della nostra cara e vecchia costituzione.
Ah ora che mi viene in mente, l'ha fatta una cosa buona per la quale si vanta in ogni appuntamento, eliminazione dell'ICI!!!!! Oh cazzo, fermi di nuovo, ora che ci penso meglio pure quella è stata una montatura colossale, per tagliare l'ICI hanno aumentato le tasse...
Nemmeno le ultime notizie e il suo comportamento pubblico indecoroso hanno fatto scuotere le menti dei suoi servi, ma se tutto questo è normale (non nego che potrebbe esserlo), mi prenderò volentieri del pazzo malato di mente.
Alziamo tutti insieme i nostri calici e brindiamo a Mr. B., ben fatto vecchio, hai ancora un po' di tempo continuare a fare i tuoi porci comodi!

Possibile che solo lui non senta quella vocina continua che fa: liberaci dalla (tua) oppressione, fuori dai coglioni!



Maciej

giovedì 9 dicembre 2010

WikiLOCKS, attentato alla democrazia



Potevo non spendere due parole sul caso più tormentato degli ultimi giorni? No, non potevo decisamente, perché il caso Wikileaks merita tutta l'attenzione necessaria. Partiamo dagli albori, Wikileaks è una compagnia che declassifica file coperti da segreto e li pubblica sulla rete web, la figura di maggiore rilievo della compagnia è un tale Jule Assange, che qualcuno definisce un hacker, qualcuno un matto, qualcuno non lo definisce, per qualcun'altro ancora nemmeno esiste. In ogni caso, questo simpaticone Australiano qualche settimana fa decide di dare un annuncio sconvolgente al mondo intero; Wikileaks sta per rilasciare la bellezza di 251.287 file riguardanti rapporti diplomatici tra ambasciata USA e 274 ambasciate di altrettanti paesi. Il trambusto che ne viene fuori a livello internazionale è senza precedenti, i leader di mezzo mondo si cominciano a mostrare dapprima restii a credere alle parole di Assange, poi decidono di passare allo stato “indignati” (dopo le prime pubblicazioni) per finire col chiedere la testa del fondatore di Wikileaks su un vassoio d'argento. In contemporanea, dopo che i primi file cominciano a diffondersi sul web, i server di Wikileaks cominciano a essere presi d'assalto da pirati informatici di mezzo mondo,vengono sovraccaricati, per evitare la diffusione dei manoscritti segreti. La diffusione è lenta (a oggi solo 1200 documenti sono stati resi noti), ma Wikileaks non demorde, continua; dopo 2 giorni dalla prima pubblicazione vengono tagliati i fondi a Wikileaks, il mezzo con cui poter donare denaro alla fondazione tramite il classico pulsante donate, sotto pressanti e incessanti richieste, decide di non permettere più invio di denaro alla fondazione. Può bastare? Non ancora. Il dominio di Wikileaks viene anche oscurato http://wikileaks.org e non è più raggiungibile, ma quelli di Wikileaks non sono sprovveduti, non riescono a fermarli, ed eccoli subito di nuovo in corsa all'indirizzo http://46.59.1.2 Non vi basta ancora? E va bene allora se proprio devo continuo... Viene emanato (udite udite) nientepopòdimenoche un mandato di cattura INTERNAZIONALE per Jule Assange, roba che persino Arsenio Lupin ne sarebbe stupito. Stanco dal risalto che il mondo intero gli sta dando, il nostro amico Australiano, in data 7-12-2010 si consegna di sua spontanea volontà alle autorità di Scotland Yard, il giudice nega subito il rilascio sotto cauzione, il creatore della fine del mondo è a oggi in carcere, in attesa di processo (ah dimenticavo, i capi di accusa non hanno nulla a che fare con il rilascio di documenti segreti, il capo di accusa è stupro, in quanto nell'estate 2010 Assange fu denunciato da 2 donne con l'accusa di averle violentate, dopo un incontro post-conferenza tenutasi in Svezia). Quelle che si fanno chiamare “democrazie occidentali” continuano a chiedere che il Wikiman venga processato per ciò che ha combinato, ecco, vorrei soffermarmi su questo punto. Vorrei che uno a uno, i signori che lanciano sassate e inneggiano al processo (+ pena ovviamente) mi dicessero seriamente per quali ragioni pensano che quell'uomo debba essere incriminato, possibilmente seguite da motivazioni se ne sono in grado, perché io, personalmente, non ne vedo.
Tremano le gambe alle democrazie di nuovo e vecchio continente, tremano perché sanno che potrebbe essere svelato qualche particolare piuttosto imbarazzante su qualche modo di agire non proprio pulito di una certa nazione, tremano perché per molti potrebbe significare perdere la propria faccia, per molti altri sarebbe come ammettere che la merda che sta dietro alle facciate dei governanti è tutta vera e non immaginazione popolare. Possibile che un branco di omuncoli abbiano così tanta paura di qualche bit di informazione? Sì, decisamente sì, ci si trova davanti a un bivio paradossale, in cui paesi che si auto-proclamano “portatori di pace e democrazia” vogliono tappare in maniera netta la bocca e le ali di chi vuole mostrare veramente come funziona la fottuta, sporca e incivile macchina governativa, noleggiando hackers, chiudendo conti correnti e oscurando siti; quegli stessi paesi che si meravigliano e attaccano la politica cinese in materia di democrazia, o che ritengono che nei paesi arabi regni la barbaria, che hanno promosso l'embargo verso Cuba, che si sdegnano quando l'esercito russo massacra i ceceni sulla loro terra. Chi apre bocca in queste occasioni e si fa portavoce di un intero popolo, ha pensato minimamente che tra gli esempi citati e la attuale campagna anti wikileaks non passa nemmeno un filo d'erba di differenze? Come al solito l'unico intento di queste azioni è la censura, censura a tutto campo atta a coprire personaggi importanti che hanno il potere di fare il cazzo che gli pare e allo stesso tempo insabbiare tutto. Tutto questo, alle porte del 2011, dovrebbe essere solamente un ricordo lontano di cui trattare nei libri di storia.
Mi fa piacere leggere alcune dichiarazioni di papàleaks, nelle quali dice che la sua morte sarebbe vana poiché prima di iniziare la divulgazione dei documenti, prevedendo una simile ritorsione, consegnò in maniera criptata l'intero archivio a 100.000 persone sparse per il mondo; non so fino a che punto siano vere queste dichiarazioni, anche se me lo auguro, fatto sta che anche nel mio piccolo (e come invito a fare) ogni giorno mi collego al sito e faccio backup dei documenti fino a quel momento rilasciati, così da poter essere un futuro potenziale nodo di divulgazione dell'intera documentazione in caso qualcuno riuscisse a fermarla.
Stampa e divulgazione non servono ai governanti, ma ai governati, per poter farsi un'idea di quello che succede davanti ai loro occhi, per questo la mia idea di democrazia piange, quando si arriva a parlare dell'argomento e tocca sentire frasi come “quello l'ha fatta grossa e deve pagare, ci sono certe cose che alle persone come noi non è dato sapere, così funzionano le cose sin dai tempi che furono e così continueranno a andare”. Io a questo non ci sto e non ci voglio stare, mi dispiace, mi fa pena vedere gente convinta che basti stringere il pugno di ferro verso qualcosa per incutere timore nella gente comune, mi fa pena pensare che ci sia qualcuno convinto di poter fermare quello che si è messo in moto, mi fa pena vedere certi personaggi (vedi Frattini) sparare sentenze senza rendersi conto delle stronzate colossali che stanno dicendo; mi fa ridere invece, quanto ci ritengano stupidi e senza cervello, mi fa ridere quanto ancora una volta, i potenti, non riescano a inquadrare la situazione, non si può fermare qualcosa semplicemente vietandola o tentando in ogni modo di ostruirla; continuo a ridermela, leggendo di quello che il cosiddetto gruppo di fedeli wikileaksiani stanno combinando in giro per il mondo.

Sì, per me Assange è una specie di eroe nazionale per quello che ha fatto e sono decisamente a suo favore, fermo restando che, per quanto riguarda il suo unico capo d'accusa, ovvero violenza sessuale, nell'eventualità in cui dovesse risultare colpevole, dovrà scontare la sua pena per gli errori commessi. Quello sì (in caso di conferma), era realmente qualcosa da non fare.
Volevate il WikiLOCKS, ora vi ritrovate con più merda di prima da affrontare.

mercoledì 8 dicembre 2010

Un mondo che non ascolta


Mi ritrovo ancora, di nuovo, a pensare. Riflettere e analizzare continuamente ciò che capita intorno a me è di vitale importanza per la mia mente, una cosa di cui non riesco a fare a meno, una cosa che ho bisogno di fare. Riflettere mi mette in pace con i sensi, per quel poco tempo riesco a stare in un mondo che adoro, un mondo calmo e pacato, faccia a faccia con me stesso, in un 1 contro 1 all'ultimo sangue, dove spesso mi capita di andare a tappeto.
Ogni giorno, guardandomi intorno, sento solo un gran silenzio. Parlando con altre persone mi rendo conto di quanto oggi il dialogo stia perdendo sempre più rapidamente importanza, la paura di parlare sta prendendo il largo; esporre i propri pensieri, le proprie idee, ormai è cosa rara; meglio mentire, o peggio, meglio tacere. Il mondo ha perso la capacità di parlare e di conseguenza quella di ascoltare, qualche volta non si ha tempo, a volte non si ha semplicemente voglia, altre ancora invece si ha la presunzione di vedere i punti di vista delle altre persone come sbagliati solamente perché diversi, e quindi, inesorabilmente, cala il silenzio.
Mi piace ascoltare, e mi piace sentire idee di altre persone, a maggior ragione se contrarie alle mie, per questo ogni giorno mi ritaglio un angolino, mi siedo, e mi sintonizzo per ascoltare ciò che il mondo ha da dirmi, assimilare nuovi punti di vista, avere conferme, smentite, migliorare le mie conoscenze, per me questa è la fonte principale di energia per la mia mente. Capita quindi a volte che mi senta in deficit di energie, perché quando mi metto in ascolto, non sento altro che silenzio, assordante silenzio che mi spegne, mi priva la mente dei rifornimenti necessari.
La voce di questo mondo si sta affievolendo, non farla spegnere completamente, qualunque cosa tu voglia dire, dilla, semplicemente com'è, a chiunque.

mercoledì 1 dicembre 2010

Questa riforma non s'ha da fare

O se vogliamo dirla diversamente, s'ha da fare una riforma del sistema Universitario Italiano, ma non da una Gelmini, non da persone a cui non importa di chi, in quelle università, ci studia, non da coloro che rifiutano persino un confronto con chi, nel mondo dell'Università, ci vive quotidianamente. Stupisce che la situazione sia sotto gli occhi di tutti tranne che quelli della sig.ra Gelmini, del Tg1 o dell'attuale esecutivo, nonostante le continue polemiche e la massiva mobilitazione che sta accompagnando queste giornate. Da informare per resistere, di Roberto Orsatti "La riforma Gelmini è un fallimento, la riforma Gelmini non è una riforma, la riforma Gelmini non la vuole nessuno (tranne i 400 professori che hanno firmato un appello a favore) una imbarazzante minoranza che è giusto si esprima ma che obiettivamente è anacronistica rispetto alle migliaia di insegnanti e ricercatori in agitazione, alla marea di studenti che stanno occupando tutte le università italiane, compresa la Normale di Pisa, tutte le scuole superiori, tutti i monumenti simbolo della cultura italiana"
Già, quel fiume di studenti che si è riversato con tutta la sua potenza, straripando in tutta Italia, ma che a quanto pare, a detta del nostro presidente del consiglio, deve tornare a studiare invece di manifestare il mancontento scatenato dalla solita, inutile, non ragionata, presuntuosa manovra di governo.
Si vuole ridurre l'università a un'azienda, con un CdA in grando di prendere qualunque decisione (anche al di fuori delle proprie competenze e conoscemze),, si vogliono tagliare ulteriori fondi ai già pochi messi a disposizione da un governo che pensa che "la cultura non da' da mangiare" e ancora "perché dovremmo pagare gli scienziati, se facciamo le più belle scarpe del mondo?", si vuole dare la coltellata finale a un ente che affronta oggi non pochi problemi.
Per carità, qualche buon proposito questo abominio di decreto ce l'ha (per ulteriori info riguardo questi punti consultare http://informarexresistere.fr/una-riforma-da-riformare), ma pure le poche briciole semi-buone della riforma hanno bisogno di essere riformate.
Nella lista delle migliori università del mondo, il primo ateneo Italiano figura in posizone 176, questo qualcosa vorrà pur dire, segno evidente che qualcosa che non va, nel sistema, c'è sicuramente e quindi qualcosa si può e si DEVE cambiare, ma non in questa maniera e a queste condizioni, studenti e docenti non ci stanno, noi come popolo non ci stiamo.
La quantità di fondi che attualmente il governo mette a disposizione dell'universita' è pari allo 0.8% del PIL (media europea 1.3%), e li voglino tagliare di un ulteriore miliardo di euro, insomma, mi pare chiaro e ovvio; questo paese, nell'istruzione dei suoi figli e quindi del futuro stesso del paese, non vuole investire, non ci crede.
Alla classe dirigente non viene in mente invece, che c'è ancora qualcuno che in queste cose ci crede, ci crede profondamente, ci investe tempo, risorse e denaro, che lo fa senza adeguati mezzi a disposizione, lo fa nel silenzio, vedendo poi affibbiare i meriti di qualcosa di buono che si è riuscito a fare a fantomatici individui politici, i quali di istruzione, quella vera, forse non ne sanno molto.
No cari deputati, le mani sull'università non riuscirete a metterle.
Il profumo che c'è nell'aria questi giorni è un buon profumo, di rivoluzione, di cambiamento, che non potrà essere non notato, non si potrà chiudere gli occhi su un movimento così imponente. Nel frattempo però, il ddl ha gia' superato la votazione alla camera con 307 voti favorevoli e 252 contrari (7 astenuti). Ora si attende risposta al senato, coloro che dovrebbero essere i saggiatti  a vegliare sulle baggianate dei giovanotti seduti alla camera dei deputati. Tanti vorrebbero avere un confronto con i diretti interessati dall'abominio Gelmini prima che il decreto venga discusso in quella sede, così da avere un punto di contatto tra idee del popolo e idee dello stato. Spero che avvenga, ho ancora un briciolo di fiducia nelle istituzioni, non spazzatela via definitivamente.
Intanto, oltre agli insulti arrivati dal premier, cominciano a arrivare anche le manganellate, che ricevono persino parole di apprezzamento da mr. Gianfranco Fini ma non sembrano intimorire i manifestanti; qualcosa in tutto questo non torna, qualcosa in tutto questo proprio non va. E' così difficile capire cosa? Mi rivoglo a voi signori che dovreste rappresentare noi, il popolo. Posso darvi una mano a capire se volete.... questa riforma non s'ha da fare

Io sto con gli studenti




SiPad? No, grazie

Il freddo deve essersi diffuso ormai a macchia d'olio, stando a quello che leggo. Su Il corriere della sera, sezione "Scienze" si parla del progetto SiPad, atto (a detta delle opinioni) a stravolgere e inondare di innovazione il panorama clinico nazionale, mondiale e non solo. Già, peccato che questa fatidica innovazione abbia poco, di nuovo tecnologico.
Il progetto SiPad si prefigge lo scopo di legare medicina e tecnologia a livello di reparto, andando a sostituire le cartelle cartacee con cartelle virtuali (l' iPad appunto) sul quale annotare vari dati, avere a portata di click risultati di analisi e abbattere la barriera "scrittura del medico". Tutte queste cose sono ottime cose, sono d'accordo, sono felice di leggere che si prova a muoversi in nuove direzioni, a voler fare progresso. Ma purtroppo l'ignoranza delle nostre istituzioni, ancora una volta, rischia di trasformare qualcosa di innovativo in un semplice contratto azienda-azienda, uccidendo qualsivoglia forma di concorrenza, non prendendo in considerazione altre e valide alternative, Perchè obiettivamente, faccio veramente fatica a credere che Apple, non stia già facendo baldoria per l'affarone concluso, avendo affibbiato a una manica di gente incolta, i loro dispositivi proprietari, entrando di fatto, a tutti gli effetti, nella gestione del materiale che verrà raccolto dai loro dispositivi. Mi chiedo se chi ha preso la STRABILIANTE decisione di dare a Apple il monopolio di questa "innovazione del servizio sanitario nazionale" abbia riflettuto giusto quei 2 minuti, tanti ne servono per non farsi rincoglionire i neuroni dalle ammiccanti linee dell' iPad, e porsi domande, valutare alternative, libere alternative. A tutto questo si aggiunge la mia oscura idea che, con molta probabilità, gli istituti che utilizzeranno questi dispositivi dovranno delegare a Apple la creazione di software apposito, senza il quale dati vari probabilmente non potranno essere letti, perchè chi ha sottoscritto l'accordo ovviamente sapeva che particolari software gestionali non si possono installare liberamente su apparecchi Mela, vero?
Il business che ne deriverà sarà sicuramente elevato, tanti soldini (pubblici, perchè non trattandosi di cliniche private, i sostentamenti arrivano direttamente dai cittadini) buttati al vento senza riflettere, non che sia una novità, ma fin quando rimarremo incatenati a stupidi preconcetti antichi come il mondo, non usciremo da situazioni come questa, benchè ignoranti personaggi come il presidente di Regione Lombardia Robverto Formigoni continuino a sostenere che "Sono progetti che la Regione persegue da tempo: siamo i primi in Europa perché per primi abbiamo scommesso sulle nuove tecnologie e sull'alleanza pubblico-privato", sì, proprio così facendo si impedisce a alcuni settori importanti di crescere, ostacolando la libera scelta e sperperando patrimoni che potrebbero essere investiti in altre risorse, siamo in effetti i primi in Europa a ostinarci sul privato, essendo di fatto a un avanzamento tecnologico,rispetto al resto del mondo, che fa impallidire.

SiPad? No, grazie, prendo solo un caffè

http://www.corriere.it/salute/10_novembre_30/ipad-ospedale-gemelli-niguarda_b0b5b2ca-fb9e-11df-bfbe-00144f02aabc.shtml